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laguna di Gallocanta
di Orietta Pioli e Silvio Pirovano


Spagna: La Riserva Naturale della laguna di Gallocanta

GALLOCANTA - la laguna delle gru

di Silvio Pirovano e Orietta Pioli 

In 2 ore di volo low-cost da Milano arriviamo a Saragoza nella Spagna cento-settentrionale, per poi raggiungere in un'ora circa di automobile il pueblo di Gallocanta.

Con ancora nelle orecchie i rumori della metropoli, ci troviamo all'improvviso in un grande altopiano dove gli unici “rumori” sono quelli della natura: lo sguardo non trova ostacoli fino all'orizzonte e il luccicare delle stelle non viene offuscato dall'inquinamento luminoso.


la Riserva Naturale di Gallocanta

Introduzione

La Riserva Naturale di Gallocanta si estende per circa 1.500 ettari all'interno di un grande altopiano a circa 1.000 metri di quota, circondata da un paesaggio agricolo ancora tradizionale che si integra armonicamente con macchie di bosco, steppe, praterie e zone umide.

Il cuore della Riserva è una grande laguna salmastra creata da alcuni torrentelli che apportano continuamente sali minerali dalle colline che incorniciano l'altopiano.

La salinità dell'acqua favorisce lo sviluppo di vegetazione igrofila e di macrofauna particolari, che consentono la presenza di specie superiori adattate a questi ambienti.

Un altro fattore che condiziona la presenza della fauna è dato dalle forti escursioni di livello dell'acqua, che in base alle stagioni privilegia alcune specie a discapito di altre.

Comunque, in qualsiasi stagione non manca mai qualche rara sorpresa, soprattutto nei periodi migratori, essendo la Riserva un punto strategico per l'avifauna che - dai luoghi riproduttivi del nord Europa - supera i Pirenei per raggiungere i siti di svernamento nella penisola iberica.

Il paese di Gallocanta dal versante opposto della laguna

la Riserva Naturale di Gallocanta

l'ambiente

La rotta migratoria occidentale è percorsa in particolare dalle gru che dalle aree di riproduzione dei paesi scandinavi, baltici e in genere del nord, hanno trovato il luogo ideale di svernamento nella penisola iberica.

In particolare, Gallocanta e le “savane” (dehesas) dell'Estemadura ospitano d'inverno buana parte della popolazione europea di gru cinerina.

Da ottobre, centinaia di migliaia di gru nelle caratteristiche formazioni a “V” scendono dai Pirenei per disperdersi nei luoghi preferiti della Spagna. Mentre buona parte delle gru, una volta raggiunta la Spagna, si disperde soprattutto nelle grandi pianure alberate dell'Estremadura e in altre zone agricole idonee, a Gallocanta le gru trovano un connubio ideale per soddisfare le esigenze trofiche della specie: grandi spazi aperti, attività antropiche limitate, zone agricole adatte per l'alimentazione e siti tranquilli per la sosta e il riposo notturno.

Migliaia di gru riposano nelle steppe ai margini della laguna

la Riserva Naturale di Gallocanta

La gestione

Inoltre, l'efficiente gestione della Riserva Naturale ha favorito ulteriormente la sosta delle gru: divieto assoluto di costruire impianti eolici, divieto di sorvolo, accordo con gli agricoltori per indirizzare le colture più compatibili, ripristino degli ambienti naturali e regolamentazione delle attività turistiche e ricreative.

Gallocanta, Bello e Tornos sono i tre principali pueblos che troviamo all'interno della Riserva.

Il progressivo spopolamento della zona, con il conseguente abbandono delle campagne, dovuto all'emigrazione dello scorso secolo, ha favorito il graduale ripopolamento della fauna selvatica.

L'istituzione dell'area protetta, impedendo eventuali manomissioni e favorendo le presenze faunistiche, ha però consentito l'avvio di attività economiche legate ad un turismo compatibile e rispettoso degli equilibri ambientali.

Locande, alberghetti e ristoranti, ricavati dal restauro di vecchie strutture agricole, ospitano un numero sempre più crescente di appassionati birdwatcher provenienti da tutta Europa, attirati da uno spettacolo ornitologico unico e irripetibile.

Impagabile è lo spettacolo delle gru che al tramonto ritornano dai campi, dove si sono alimentate, per riposare nella laguna.

Il loro arrivo è preannunciato dal vociare inconfondibile che preannuncia stormi all'apparenza interminabili che scendono nei canneti e nelle steppe che circondano la laguna. E' normale contarne cinquantamila, anche se ne sono state censite più di centomila in giornate invernali particolarmente favorevoli.


Le gru rientrano alla sera dopo le escursioni alimentari

la Riserva Naturale di Gallocanta

la visita della Riserva

Per visitare la Riserva l'Ente gestore ha predisposto un itinerario percorribile in macchina che tocca i punti più interessanti e significativi.

Alcuni capanni di osservazione consentono anche di scattare buone fotografie e di osservare con tranquillità la fauna acquatica. Le multe sono salate per chi esce dal percorso e tenta di avvicinarsi alle gru fuori dalle piste consentire.

Per i fotografi più esigenti è consigliabile recarsi presso il Centro di Interpretazione della Riserva, ove è possibile prenotare capanni fotografici da 2 posti e naturalmente ricevere tutte le informazioni utili. Visto il basso costo dell'utilizzo giornaliero dei capanni è altamente consigliabile prenotare il loro utilizzo qualche mese prima del viaggio attraverso il sito dedicato: hidesgallocanta@aragon.es

Presso il paese di Gallocanta si trova anche un interessantissimo museo ornitologico ove si possono acquisire ulteriori informazioni sull'ambiente naturale e su tutte le specie che frequentano la l'area protetta nei vari periodi dell'anno. Sempre a Gallocanta, si trova una caratteristica e accogliente locanda ove è possibile pernottare e mangiare a un prezzo modico. L'albergo Allucant (info@allucant.com) è anche dotato di un'ottima biblioteca naturalistica, i gestori sino appassionati naturalisti e sono un'ulteriore fonte di informazioni.

E' comunque impagabile svegliarsi al mattino e far colazione con il verso delle gru di sottofondo, per poi attraversare la strada e imboccare a poche metri l'itinerario di visita.

Come già accennato, il periodo migliore per la visita va da ottobre a marzo.

In inverno, con l'abbassarsi delle temperature, arrivano con le gru diverse specie di uccelli svernanti. In particolare, numerose sono le anatre di superficie, le volpoche, diverse specie di ardeidi e limicoli, che approfittano della salinità della laguna, che impedisce il congelamento dell'acqua.


Otarde
Pittima reale

Interessanti sono anche i 2 periodi migratori, per avvistare soprattutto rapaci come il biancone, il nibbio bianco, l'aquila imperiale, l'aquila minore, l'aquila di Bonelli, il grifone, ecc.


Aquila del Bonelli
Grifone

Alla fine dell'inverno, le gru danno spettacolo con le loro danze nuziali, prima di partire per i siti riproduttivi e le otarde - che si possono vedere molto da lontano in altri periodi - iniziano le strabilianti parate di corteggiamento nei campi agricoli attorno alla laguna, diventando meno elusive, perciò più a portata di teleobbiettivo.

E' anche il periodo in cui le prime orchidee e la flora spontanea cominciano a colorare le praterie e le zone coltivate: pernici rosse, galline prataiole, ganghe, upupe, strillozzi e diverse specie di alaudidi animano questi ambienti, ricchi di insetti succulenti e di graminacee appetitose.


Upupa
Strillozzo