OSSERVATORIO FOTOGRAFICO BOSCO DI CARVIGNONE
in collaborazione con il Parco Regionale Adamello e il Comune di Cevo BS

 

galleria video e foto  

In questa galleria potete trovare video e foto realizzati attraverso  apparecchi che si attivano automaticamente al passaggio e allo stazionamento  della fauna selvatica  nei pressi dell'area boschiva interessata dal nostro progetto, sia di giorno che di notte. Attualmente disponiamo di una foto-trappola messa a disposizione dal Parco e di una video-trappola acquistata da Immagini D'Ambiente che, attraverso una sim telefonica, invia da remoto preview fotografiche e, allo stesso tempo, registra video in Full HD da 1 minuto.  Questo sistema ci consente di monitorare costantemente l'area dove verrà installato l'osservatorio fotografico definitivo. In tal modo, oltre a rilevare e censire le presenze faunistiche,  possiamo mettere a fuoco diverse problematiche come ad esempio il disturbo arrecato dalla presenza di animali domestici vaganti sull'area del progetto.
VIDEO CLIP
FOTO 
  • Tasso - Meles meles
  • Tasso - Meles meles
  • Tasso - Meles meles
  • Tasso - Meles meles
  • Tasso - Meles meles
  • Tasso - Meles meles
  • Tasso - Meles meles
  • Tasso - Meles meles
  • Tasso - Meles meles
  • Faina - Martens foina
  • Faina - Martens foina
  • Corvo imperiale - Corvus corax
  • Corvo imperiale - Corvus corax
  • Cinghiale - Sus scrofa
  • Ghiandaia - Garrulus glandarius
  • Corvo imperiale - Corvus corax
  • Cinghiale - Sus scrofa
  • Faina - Martens foina
  • Volpe - Vulpes vulpes
  • Volpe - Vulpes vulpes

DOVE RINASCE LA BIODIVERSITA'

Come abbiamo anticipato in home page, è arrivato il momento di presentare al pubblico questo progetto che dopo tanta preparazione inizia a muovere i primi passi. 

Infatti, non appena firmata nel tardo autunno 2020 la convenzione con il Parco Regionale dell'Adamello e il Comune di Cevo, proprietario dell'area boschiva in località Carvignone, abbiamo iniziato a realizzare un piano di monitoraggio per verificare le presenze faunistiche e più in generale le condizioni ambientali del bosco dove andremo ad allestire un  osservatorio da dedicare alla fotografia.

Le immagini realizzate in questi mesi hanno consentito l'allestimento di una mostra fotografica che  sarà la prima importante iniziativa  pubblica per  Immagini D'Ambiente.

Un bel modo per festeggiare il primo anno di vita della nostra associazione.       

Parco dell'Adamello
Immagini d'Ambiente
Comune di Cevo

Osservatorio fotografico nel Parco Regionale dell'Adamello lombardo

Attraverso un percorso culturale in atto ormai da diversi decenni, che sta portando alla consapevolezza dell’importanza della fauna selvatica in quanto risorsa inestimabile, con un valore estetico e biologico unico e irripetibile, si sono sviluppati, soprattutto all’estero e in misura minore anche in Italia, alcuni circuiti composti da piccole strutture che consentono di praticare la fotografia naturalistica e l’osservazione di uccelli e mammiferi in modo mirato e agevole ma soprattutto senza arrecare disturbo agli animali osservati. Questa attività viene offerta ad un pubblico sempre più vasto che diventa “motore” di un piccolo indotto economico che consente nel tempo la gestione e la manutenzione della struttura. Fondamentalmente si tratta di piccoli capanni mimetizzati, allestiti con svariate tecniche, posti all’interno di appezzamenti di poche decine di metri quadrati che, a loro volta, si trovano in aree protette e interdette all’attività venatoria. Nelle immediate vicinanze e spesso adiacenti ai capanni stessi vengono messi dei punti di alimentazione dissimulati nell’ambiente e costruiti con tronchi marcescenti, rami e arbusti, piccoli punti di abbeverata mimetizzati ecc. al fine di attirare la fauna con una offerta alimentare messa a disposizione in modo continuativo. Questo incoraggia alcune specie ad avvicinarsi e a rendersi visibili al birdwatcher o al fotografo che, nascosti nel capanno appositamente strutturato, possono effettuare osservazioni mirate e scatti di elevato valore sia fotografico che naturalistico. Oltre alla realizzazione del capanno, abbiamo immaginato di proporre un percorso didattico strutturato per le scolaresche che possa avvicinare alla fauna selvatica gli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado. Naturalmente sussidi didattici, come cartellonistica esplicativa e strumenti interattivi, accompagneranno gli studenti lungo il percorso, in linea con gli stessi criteri etici adottati per i capanni fotografici.
Nonostante l'anno appena concluso a dir poco movimentato e le gravi difficoltà in cui tutti ci siamo trovati, abbiamo comunque conseguito importanti risultati. In primis abbiamo sottoscritto la convenzione con il Parco regionale dell'Adamello lombardo e con il Comune di Cevo in Val Saviore per la realizzazione di un osservatorio fotografico permanente e di un sentiero naturalistico. L'avvento della stagione invernale ci ha spinto ad avviare, d'intesa con l'amministrazione comunale, una fase preparatoria e sperimentale finalizzata a conoscere le presenze faunistiche che gravitano sul sito del nostro progetto. Abbiamo predisposto delle mangiatoie dedicate all'avifauna e avviato dei rilevamenti propedeutici ai lavori di restauro ambientale che il bosco comunale del Carvignone richiede. Tali interventi saranno funzionali al ripristino di un bosco caratterizzato da un maggior numero di specie arboree e arbustive di età differenti quindi con maggiori potenzialità attrattive per la fauna selvatica. Un tempo, proprio nell'area del progetto, ancor prima che il bosco di abete rosso riconquistasse lo spazio di prati e coltivazioni che, a loro volta, l'avevano sottratto secoli prima alla foresta originaria, era presente un roccolo. Si trattava di un impianto dedicato alla cattura di uccelli che attratti da esche alimentari finivano a migliaia imprigionati nelle reti predisposte dagli uccellatori. Questa pratica, per fortuna abbandonata, ci ha fatto capire che le potenzialità del sito per osservare e fotografare la fauna sono molto elevate. Nel frattempo con il ripristino dei naturali processi evolutivi le specie più ubiquitarie e adattabili, come l'abete rosso, hanno sfruttato le condizioni di degrado del suolo. Il progetto prevede pertanto importanti interventi di riqualificazione, come ad esempio il diradamento della fustaia e la piantumazione di arbusti tipici. Allo stesso tempo verranno preservati i pochi larici presenti e le latifoglie (castagni e faggi) che ai margini del bosco trovano ancora condizioni favorevoli.
Intanto le mangiatoie presenti, con l'arrivo del freddo, iniziano a dare i primi timidi risultati. Alcune specie (picchi, passere scopaiole, cince, pettirossi, crocieri) iniziano a farsi vedere e fotografare . Nei prossimi giorni terremo rifornite le mangiatoie  e continueremo il monitoraggio anche grazie all'ausilio di foto-trappole.
In questa fase l’attività riguarderà principalmente il monitoraggio delle presenze faunistiche nell’area boschiva individuata con l’Amministrazione comunale di Cevo e il Parco dell’Adamello. Nei prossimi mesi svilupperemo il programma di questa fase che prevede:
1) lavori di preparazione attraverso interventi di restauro forestale;
2) messa a dimora di alcune mangiatoie dissimulate appositamente allestite per favorire il richiamo di un maggior numero di specie possibili;
3) costruzione di un primo capanno di osservazione funzionale al monitoraggio;
4) allestimento di un sistema di monitoraggio da remoto che consenta la visione costante dell’area su un’apposita pagina aperta a tutti sul sito di Immagini d’Ambiente.

Potete scaricare qui sotto il report sulle prime attività svolte

Primo report fase sperimentale bosco del Carvignone.pdf